Nuove Declinazioni Circensi in Italia

documento sulle specificità del settore e sul miglioramento della normativa vigente

(N.d.R. Pubblichiamo qui il testo integrale del documento collettivo sottoscritto da 36 realtà italiane attive nel settore delle arti circensi, elencate a fondo pagina, inoltrato il 23 dicembre 2016 alla Sezione Circhi e Spettacoli Viaggianti del MIBACT, come contributo ad un miglioramento della normativa vigente)

 

PREMESSA

L’incoraggiante apertura ministeriale al circo contemporaneo, che rientra a pieno titolo tra le quattro arti contemplate dal D.M. 1 luglio 2014 accanto a musica, teatro e danza, pone a noi operatori alcune riflessioni che vorremmo condividere con coloro che si apprestano a elaborare il Codice dello Spettacolo.

La necessità di un intervento organico che muove dall’analisi dei bisogni degli addetti ai lavori, richiede uno strumento proiettato verso il futuro che supera le leggi passate, a partire dalla 800/1967, e riconferma lo spettacolo dal vivo come strumento fondante dell’identità nazionale, riconoscendone il valore civile e sociale oltre che artistico e culturale. Nella fattispecie i nuovi linguaggi del circo, con la presenza di numerosi artisti italiani in compagnie estere e il superamento delle barriere linguistiche, rafforzano anche il senso di appartenenza all’Europa.

È la prova inconfutabile dell’esistenza della corrente, è la fotografia di una realtà in forte espansione, che ha ancora molto da svelare e porta con sé moltissime potenzialità. Tuttavia, se non viene collocata in maniera corretta nel panorama culturale italianoda un lato, e se non corrispondono criteri coerenti e incentivi adeguati dall’altro, rischia di non essere colta nel suo valore. In Europa questo ambito si è rigenerato da decenni e il circo contemporaneo/circo teatro, nelle sue diverse declinazioni, è considerato alla stregua del teatro, della musica e della danza con collocazione culturale adeguata e contributi economici sostanziali. Il fenomeno, di carattere globale, ha consentito inoltre di costruire una forte rete internazionale di settore. Bisogna inoltre comprendere che il circo contemporaneo/circo teatro non si pone in contrasto con il circo classico, dal quale deriva e del quale riconosce l’importanza, non solo dal punto di vista del patrimonio tradizionale, ma anche delle possibilità attuali e delle eccellenze italiane che ancora oggi si contraddistinguono in tale ambito.

1) SPECIFICITÀ DEL SETTORE

Il settore circense italiano è costituito da tutti i soggetti che promuovono il circo, incoraggiandone la pratica e la visione. Per comprendere come la grande eterogeneità delle nuove forme circensi si possa abbinare alla tradizione italiana delle famiglie circensi, si ritiene opportuno e determinante iniziare a utilizzare la parola circo come termine neutro, al pari del teatro e della danza, senza alcun pregiudizio nell’accettare la grande varietà di declinazioni artistiche maturate negli anni. E’ importante che con il termine circo si identifichi la pluralità di forme espressive, in continuo rinnovamento, che hanno come elemento comune l’insegnamento e la tecnica circense.

All’interno di questa pluralità di forme espressive, si propone qui di porre l’attenzione sul circo contemporaneo e sul circo teatro. Partendo infatti dalle discipline classiche dell’arte circense (acrobazia, clownerie, funambolismo, giocoleria, tecniche aeree, tecniche equestri) il circo contemporaneo/circo teatro rompe con l’estetica tradizionale attraverso la rinuncia agli animali esotici e ai numeri classici intesi come capitoli a sé, susseguenti ma non conseguenti, inaugurando un’estetica multiforme con un approccio di tipo autoriale e sperimentale che vede l’introduzione di differenti linguaggi come la danza, la coreografia, le tecniche attoriali, le arti visive e la tecnologia, con il ruolo fondamentale della musica, in una visione drammaturgica e registica. Viene rimodulato il rapporto con lo spazio e con il pubblico: non è più necessario avere un tendone per definirsi circo, in quanto nelle forme sceniche della contemporaneità non vi è una più una relazione necessaria tra contenitore e contenuto, e l’attenzione viene posta sull’asse del teatro, ossia sul rapporto tra colui che agisce e colui che, guardandolo, lo mette in condizione di farlo. Lo spettacolo è inteso come opera compiuta su base drammaturgica, coreografica e/o tematica; i confini si dilatano e le discipline circensi si declinano in modalità innovative. L’artista, in quanto autore-attore, pone al centro della scena la sua individualità e la sua tecnica virtuosistica non è più solo dimostrativa e attrattiva, bensì punta a essere interpretativa e intenzionale. È un nuovo modo di intendere e fare spettacolo: tutto contribuisce a valorizzare l’opera dando spessore alla storia che si racconta o alla tematica che si affronta, partendo dalla ricerca sul corpo, in mescolanza e fusione con altri linguaggi della scena, della pista e della strada, creando suggestioni nuove, di grande fascino e interesse. Il lavoro degli artisti spesso fugge da definizioni e catalogazioni: il circo contemporaneo/circo teatro nasce dalla tradizione ma segue un percorso autoriale – individuale e sperimentale – in un flusso continuo e variegato.

Di seguito cerchiamo di definire a grandi linee le specificità di questa nuova visione e approccio, che trae origine dalla millenaria tradizione circense e, inserendosi in quel solco, prova a tracciare inediti percorsi:

  • contaminazione di discipline e generi diversi, pur rimanendo nell’ambito delle arti circensi;
  • spettacoli con tutte le tecniche circensi;
  • spettacoli monotematici con una sola disciplina;
  • ogni compagnia ha una propria poetica autoriale, con estetiche differenti e ben riconoscibili;
  • le compagnie hanno diversi formati, dal solista alla coppia, dal gruppo al collettivo e al grande ensemble;
  • le compagnie non sono necessariamente nomadi;
  • gli artisti non provengono generalmente da famiglie circensi, ma si sono diplomati e perfezionati in scuole professionali di circo nazionali, europee e internazionali, dove accanto alla solida formazione tecnica sono insegnate altre materie di studio quali musica, danza, recitazione, coreografia, arti marziali, management, etc.;
  • lo spettacolo è firmato da un regista o da un collettivo di artisti e può prevedere l’intervento di un drammaturgo;
  • le compagnie non posseggono necessariamente un tendone;
  • gli spettacoli sono allestiti non solo su piste o all’interno di tendoni, ma anche in teatri, spazi performativi, luoghi all’aperto, site specific;
  • collaborazione con progetti europei di circo;
  • appartenenza a reti europee di circo;
  • forte mobilità nazionale e internazionale.

Tornando a osservare la realtà del settore nella sua totalità, possiamo notare un’importante incremento da un punto di vista numerico, che è riscontrabile nell’aumento:

  • degli allievi presso le scuole di formazione e perfezionamento professionale;
  • dei progetti di “circo sociale” aderenti alla visione internazionale di arti del circo come metodologia di inclusione sociale;
  • dei corsi amatoriali di tipo ludico e per l’infanzia che riflettono il progressivo aumento dell’interesse nei confronti della materia in un’ottica di accessibilità alle pratiche;
  • dei corsi amatoriali per adulti, in chiave sportiva e artistica;
  • dei festival di circo contemporaneo/circo teatro e progetti di promozione e formazione dei pubblici.

Inoltre, come ai tempi della Commedia dell’Arte e come in tempi recentissimi per i danzatori, gli artisti circensi italiani sono presenti in numero notevole presso le principali compagnie in Europa, risultandone la maggiore componente straniera.

2) MIGLIORAMENTI DELLE NORMATIVE VIGENTI

Da queste considerazioni, nate dalle riflessioni di operatori, artisti ed espertiportatori di esperienza diretta, deriva la necessità di condividere le proposte di modifica ai criteri contenuti nel D.M. 1 luglio 2014, affinché ne consegua un sistema effettivamente in grado di agevolare l’accesso al riconoscimento ministeriale. Se valutato con parametri non idonei, misurati sulle caratteristiche del circo tradizionale, il circo contemporaneo/circo teatro ha poche possibilità di entrare nel programma di sostegno del FUS.

All’interno del settore Circhi e Spettacolo Viaggiante potranno essere aggiunte nuove categorie con proprie specificità ed esigenze, adeguate alle molteplici realtà del circo contemporaneo/circo teatro, che si distinguono dalle imprese circensi tradizionali, con la finalità di veicolarne lo sviluppo.

Il dialogo e la collaborazione tra produzione, distribuzione, promozione e formazione dovranno essere il vero impulso di crescita di un’arte che, come sottolineato precedentemente, ha bisogno di essere riconosciuta e di avere la giusta visibilità. Le forze dovranno procedere su binari paralleli che si intersecano con l’obiettivo comune di valorizzare le arti circensi e di riconoscere l’importanza della ricerca all’interno del settore.

La legge dovrà rimettere al centro gli artisti, il lavoro e l’occupazione, facilitare le azioni di sistema, i progetti di rete, allineare la capacità produttiva con quella distributiva, promuovere il rapporto con il MIUR, riaffermando il valore educativo e formativo delle arti in generale e del circo in particolare, come strumento di crescita personale e sociale.

Per raggiungere questi obiettivi proponiamo di trasformare alcuni criteri che di fatto hanno impedito alle compagnie circensi non tradizionali di accedere al riconoscimento e al conseguente contributo ministeriale, e ad altri operatori di agire con miglior chiarezza:

  • introdurre la differenza tra imprese circensi, titolari di tendone e compagnie di circo contemporaneo/circo teatro, orientate principalmente verso le sale teatrali e i tendoni di dimensioni ridotte;
  • non considerare il possesso del tendone come requisito per essere riconosciuti compagnia di circo contemporaneo/circo teatroe conseguentemente abolire la necessità di possedere la licenza;
  • in conformità con le dimensioni e la capienza del tendone adeguare il numero delle persone assunte con un minimo di 5;
  • per chi non possedesse un tendone considerare le giornate lavorative delle persone assunte, come avviene per le compagnie di teatro e di danza;
  • incentivare la presenza delle compagnie presso i teatri;
  • richiedere una normativa unitaria per l’allestimento dei tendoni presso i comuni italiani;
  • riconoscere una percentuale di gratuità degli spettacoli di circo contemporaneo/circo teatro, come avviene per la danza;
  • riformulare la griglia dei piani economici richiesti e le percentuali massime di spesa ammissibili in base alle specifiche attività ed esigenze di ciascun ambito (produzione, distribuzione, formazione, promozione);
  • calendarizzare con più precisione i tempi di verifica delle domande, di comunicazione degli esiti, di erogazione degli anticipi e dei saldi.

In aggiunta a queste proposte più puntuali, a seguito di un’attenta valutazione in merito alle problematiche riscontrate dagli artisti, proponiamo che siano riservate alle compagnie di circo contemporaneo/circo teatro le stesse modalità legate al sostegno alla produzione presenti nei settori teatro e danza. Tale sostegno dovrà altresì supportare attività specifiche e caratteristiche delle compagnie di circo quali le fasi di creazione, le strutture in cui vengono rappresentate le loro creazioni, l’intensa mobilità europea ed internazionale che le caratterizza.

Inoltre riteniamo fondamentale che si istituiscano degli strumenti per incentivare la diffusione degli spettacoli circensi, che costituisce la problematica maggiore riscontrata dagli artisti del settore, secondo i dati del Censimento Circo Italia. Distribuzione = 3,94. Media ponderata di una valutazione a scala crescente da 1 (valore più basso) a 5 (valore più alto).

Per favorire la nascita di un contesto fertile di confronto e crescita, si ritiene possa essere determinante istituire incentivi adeguati per lo studio e la documentazione in ambito circense, per accrescerne la produzione critica e teorica, nell’ottica che i linguaggi della contemporaneità debbano essere adeguatamente documentati e analizzati nel presente.

Consapevoli delle criticità attuative di queste proposte, legate ad un significativo sviluppo e una reale maturazione del settore, si auspica di poter inaugurare un tavolo di confronto diretto tra i rappresentanti del Ministero e i professionisti del settore per valutare attentamente gli strumenti e i parametri degli specifici incentivi.

3) VERSO UNA MAPPATURA DEL SETTORE
Il settore, in continuo e costante sviluppo negli ultimi 20 anni anche in Italia, presenta oggi un cospicuo numero di realtà impegnate a vario titolo su tutto il territorio nazionale nello sviluppo delle nuove declinazioni circensi. Sintetizziamo qui alcuni dati e categorie rilevanti, segnalando che al momento della redazione di questo testo è in corso una raccolta dati sul settore, a cura del progetto Quinta Parete e in collaborazione con Censimento Circo Italia, i cui risultati saranno raccolti e pubblicati nella primavera 2017.
https://jugmag.typeform.com/to/BRHURw

A titolo esemplificativo presentiamo in questa sede il settore dividendolo in due macro aree, quella professionale e quella amatoriale/semi-professionale, rimarcando però la complementarità delle due aree e l’incremento reciproco, nonché l’impegno di molte organizzazioni nello sviluppo sia delle professionalità artistiche, sia del pubblico di praticanti e appassionati, un’area quest’ultima dove il talento di futuri artisti emerge e comincia ad essere nutrito.


SETTORE PROFESSIONALE

Artisti e compagnie

Il recente sondaggio condotto da Censimento Circo Italia (report conclusivo datato 29 Marzo 2016) ha evidenziato la ricchezza del tessuto artistico. Ben 80 compagnie italiane, individuali o collettive, che riconoscono nel circo la loro matrice artistica, ma si differenziano e distaccano dal circo tradizionale, sono state censite sul territorio nazionale. A queste vanno aggiunte altre 22 compagnie che, pur non avendo compilato direttamente il sondaggio, sono state individuate e analizzate dagli ideatori del Censimento. Si ritiene importante sottolineare che 1/5 del numero complessivo delle compagnie ha sede all’estero e lavora principalmente fuori dall’Italia, pur coltivando la speranza di tornare professionalmente in Italia.

Compagnie che hanno aderito al Censimento Circo Italia (80 nomi, in ordine alfabetico): Alice Comino, AllyWolly, Andrea Speranza, ArtekòrDuet, Betti Combo, Brigata Totem, Cafelulé Danza, Catalyst, Chiara Marchese, ChiLoWatt, Cie Madame Rebiné, Circo all’inCirca, Circo Bipolar, Circo della Luna, Circo e Dintorni, Circo Eia, Circo ElGrito, Circo Paniko, Circo Patuf, Circo Puntino, Circo Sottovuoto, Circoactivo, Circontrique, Claudia Franco, Claudio Madia, Collettivo 320Chili, Compagnia Autonoma Tenenti, Compagnia DueDa, Compagnia Lannutti &Corbo, Compagnia Milo e Olivia, Compagnia Nando e Maila, Compagnia Sarabanda, Daniele Contino, Del Pian Terreno, Duo Dinamico Circo, Duo Ma’Mè Circus, Erica Fierro, Eventi Verticali, Freakclown, Frizzo, Gaby Corbo, Gianluca Pianigiani, Giorgio Bertolotti, Giovanni Dispenza, Giulio Lanzafame, I Mapo, Il Drago Bianco, Il Teatro Viaggiante, JaqulèmJuriy Longhi, La Burrasca, La Ninni, Le MaFalde, Liberidì, Ludica Circo, Magda Clan, Marianna De Sanctis, Mario Levis, Mattatoio Sospeso, My!Laika – Side kunst-cirque, Nanirossi, Onarts, Petit Cabaret 1924, PinkMary, Quattrox4, RasOTerrA, Scoch, Simone Riccio, Sinakt, Spazio Bizzarro, Spazio Circo Bergamo, Stefano Guarino Grimaldi, sYnergiKaasd, Tandem Flop, Teatro Necessario, Truzzi Volanti, TumTumWalk, Vera Mor, VoyagesExtraordinaires, Zenhir.

Questo elenco è stato integrato con le seguenti compagnie (22 nomi, in ordine alfabetico): Ambaradan, BluCinque, CieSoralino, Cie Sugar, Circo Zoè, Claudio Stellato, Duo Kaos, Fabbrica C, Five Quartet Trio, FourHands Circus, Francesca Mari, Gera Circus, Gianluca Gentiluomo, LapsoCirk, Lorenzo Mastropietro, Luca Tresoldi, Marta Camuffi, Martina Nova, Ondadurto Teatro, Piergiorgio Milano, Simone Tositori – JoujouxFolies, Stefan Sing / Cristiana Casadio.

Compagnie sotto tendone
Sono 5 le giovani compagnie di circo contemporaneo/circo teatroitineranti sotto tendone,conprofessionisti italiani e stranieri che le animano/dirigono, portando in giro i propri spettacoli e ospitando performance e spettacoli di altre compagnie/artisti.

Le compagnie con tendone sono le seguenti (in ordine alfabetico): Circo El Grito, Circo Paniko, Circo Patuf, MagdaClan Circo, My!Laika – Side kunst-cirque.

Scuole di Circo professionali iscritte alla FEDEC
A Torino operano da oltre 15 anni due scuole professionali membri della FEDEC (Federazione Europea delle Scuole di Circo): Flic – Scuola di Circo e Scuola di CirkoVertigo. Ogni anno queste due scuole diplomano dai 30 ai 40 giovani under 35 che iniziano a lavorare attivamente all’interno del settore.

Festival con programmazione circense
Sono sempre di più i festival in Italia la cui programmazione è centrata su spettacoli di circo contemporaneo/circo teatrocon programmazioni di rilievo internazionale. A essi si affianca un vasto numero di festival di teatro di strada o di performing art che offre regolarmente al proprio pubblico selezioni di spettacoli di circo di ricerca all’interno del proprio progetto artistico.

Tra i festival incentrati sul circo di ricerca si possono annoverare (in ordine alfabetico): CirkFantastik, Circumnavigando, Dinamico Festival, Festival Mirabilia, Funambolica,  Sul Filo del Circo, Equilibri, Circocentrica.

Tra i festival, storicamente dedicati all’arte di strada, che negli ultimi anni hanno integrato circo contemporaneo/circo teatrofacendone un punto importante della programmazione si possono annoverare a titolo esemplificativo, ma non esaustivo (in ordine alfabetico): Alfaltart, Artemigrante, Artisti in Piazza, Ibla Buskers, La Strada, Tutti matti per Colorno, Valdemone Festival, etc.

Teatri che programmano spettacoli di circo

Da anni alcuni teatri di rilievo programmano con regolarità spettacoli circensi, all’interno della propria stagione o in apposite rassegne di circo. Questo interesse non accenna a diminuire, bensì il numero delle sale e dei relativi pubblici è in crescita. Trale tante realtà si possono annoverare a titolo esemplificativo, ma non esaustivo (in ordine alfabetico): Corpi e Visioni, Emilia Romagna Teatri, Living Circus, Pergine Teatro, Rassegna Battiti del Teatro Furio Camillo, Rassegna Citè, Roma Europa Festival, Teatro a Corte Piemonte, Teatro delle Ali di Breno, Teatro Le Serre di Grugliasco, Teatro Olimpico di Roma, Teatro Puccini di Firenze, Teatro Sociale Trento, Teatro della Tosse Genova, Torino Danza, etc.

Residenze Artistiche

I titolari di residenza ministeriale (art.45) che attualmente ospitano numerose compagnie di circo sono presenti in Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e Sardegna.

Circuiti Multidisciplinari
Il Circuito Multidisciplinare C.L.A.P.Spettacolodalvivo/Lombardia ha inserito il circo contemporaneo/circo teatro, accanto al teatro e alla danza, tra le arti contemplate nel proprio progetto per il triennio 2015/2017. Altri circuiti comePiemonte dal Vivo/Piemonte, AMAT/Marche, Teatro Pubblico Pugliese/Puglia, Arteven/Veneto e ATER/Emilia Romagna, hanno dimostrato interesse a programmare spettacoli dicirco contemporaneo/circo teatro.

 

SETTORE AMATORIALE E SEMI-PROFESSIONALE

Centri e Scuole di Arti Circensi

Almeno 10 centri in Italia offrono percorsi di formazione per artisti e compagnie di circo, con differenti contenuti, modalità e durata dei corsi, sotto la guida di  professionisti del settore. Un vivace bacino di realtà che spesso organizzano anche rassegne di spettacoli circensi. Tra questi citiamo La Scuola Romana di Circo (RM); la Fucina del Circo (TO), l’Accademia Materia Viva (RM); Progetto SLIP (TO); Chapitombolo (AT) ed altri ancora

Scuole di Circo Educative
Queste scuole offrono corsi di introduzione alle arti circensi utilizzando la pedagogia del circo. Il network delle scuole di circo educative, per bambini, ragazzi e adulti, cresciuto in questi ultimi 15 anni all’interno del progetto CircoSfera dell’Associazione Giocolieri e Dintorni, conta ben 70 scuole distribuite sul territorio nazionale, e si calcola che almeno altre 20 scuole siano attive sul territorio nazionale. Un settore che forma e coinvolge circa 20.000 praticanti l’anno.

Community

È presente sul territorio nazionale anche un vivace tessuto di luoghi e associazioni, dediti a una singola disciplina circense, con alcune migliaia di praticanti e appassionati. Offrono un fitto calendario di appuntamenti ed eventi monodisciplinari: raduni, convention, manifestazioni, etc. Giocolieri, monociclisti, hula hooper, appassionati di acrobatica aerea, appassionati del fuoco, hanno costruito negli anni delle community forti con appuntamenti molto seguiti.

Progetti di Circo Sociale

È attivo in Italia un network di organizzazioni che utilizzano il circo come strumento di trasformazione nel sociale per soggetti in situazione di disagio. Riunito all’interno del progetto AltroCirco dell’Associazione Giocolieri e Dintorni, il network conta oltre 20 progetti di circo sociale distribuiti sul territorio nazionale.

Enti di Promozione Sportiva

Alcuni enti di promozione sportiva, come UISP, CSEN, ASC, hanno già inserito le arti circensi all’interno delle categorie riconosciute e praticate dai loro tesserati. Un riconoscimento che nei prossimi anni introdurrà a pieno titolo il circo anche all’interno del mondo dello sport non agonistico, offrendolo come pratica sportiva e artistica.


QUALE PUBBLICO PER IL CIRCO IN ITALIA

Il circo in Italia, come all’estero, è uno dei pochi settori che riscontra un costante aumento del pubblico, in controtendenza con altri settori dello spettacolo dal vivo. Si ritiene che l’incremento dei pubblici sia strettamente collegato alla ricerca autoriale in chiave circense, focalizzata sul rinnovamento di una forma d’arte popolare, con il duplice risultato di avvicinare fasce di popolazione meno abituate al teatro da una parte e dall’altra interessare i pubblici già familiari con i linguaggi della scena, che restano incuriositi e affascinati dalla libertà di contaminazione di discipline e stili che il circo contemporaneo/circo teatro, nella sua intrinseca multidisciplinarietà, è in grado di proporre. Il risultato è una tipologia di spettacolo con un livello di accessibilità universale, multi-disciplinare e multi-etnica, come sottolineato dagli studi di altri paesi europei, che propone una crescita culturale, andando oltre alla concezione finalizzata all’intrattenimento. Per una maggiore fruizione del circo in Italia sono attivi importanti progetti di promozione, quali il progetto Quinta Parete, Corpi e Visioni, Open Circus, impegnati in attività di sviluppo e coinvolgimento del pubblico. In Italia non esistono studi di settore specifici e aggiornati su composizione e consumi culturali del pubblico di circo, ma un primo sondaggio, riferito ai dati del 2015, è stato completato dal progetto Quinta Parete e i suoi risultati sono disponibili online. Un ulteriore sondaggio su scala nazionale è in corso e i risultati saranno disponibili nella primavera 2017.
Documento sottoscritto dai rappresentanti delle seguenti realtà (in ordine di firma):

Circuito C.L.A.P.Spettacolodalvivo; Ass. Giocolieri e Dintorni; Ass. Sarabanda – Festival Circumnavigando; Ass. Circo e Dintorni; Ass. Ultimo Punto – Festival Artisti in Piazza; Ass. Qanat Arte e Spettacolo – Festival Sul filo del Circo; Sindaco del Comune di Grugliasco (TO); Scuola Cirko Vertigo; Dinamico Festival; Aria Network Culturale Cirk Fantastik; La Strada Festival; Ass. IdeAgorà – Festival Mirabilia; Sindaco del Comune di Fosssano (CN); Residenza Artistica Terre di Circo; Progetto Censimento Circo Italia; Compagnia Nando & Maila; Compagnia Milo & Olivia; Compagnia Teatro Necessario; Festival Tutti Matti per Colorno; Scuola di Circo FLIC Società Ginnastica di Torino; Circo El Grito; Compagnia MagdaClan; Compagnia Circo Zoé; Compagnia Circo Panico; Compagnia Rasoterra; Compagnia La Burrasca; Compagnia Vera Mor; Compagnia Five Quartet Trio; Compagnia Madame Rebiné; Compagnia Nanirossi; ne circo contemporaneo; Compagnia Quattro per 4; Compagnia Onarts: Compagnia Piergiorgio Milano; Compagnia Zenhir; Giovanna Milano.

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Viale della Vittoria, 25
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